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IL PENSIERO NARRATIVO

 P. Ricoeur

Il pensiero narrativista, un indirizzo della psicoanalisi contemporanea ricco di stimoli, vede l'interazione tra paziente e psicoterapeuta come il momento nel quale si attua una costruzione/ricostruzione della storia del paziente.

Tale processo, consentendo il ri/trovamento della propria storia personale e la possibilitą di ri/raccontarla, offre una via d'uscita dai sintomi.


La narrativa č il terreno comune di ogni percorso psicologico ed anche la terapia ad indirizzo sistemico, come la psicoanalisi o la terapia umanistico esistenziale, ha seguito dei percorsi narrativi.

La narrazione che nasce dalla relazione terapeutica č densa di emozioni e fantasie, si esprime anche attraverso il non verbale, il silenzio e spesso trattiene il non detto, il segreto. Nell'individuo, come nei componenti della famiglia, il segreto diventa "mito", č preservato ed č portatore di un doloroso equilibrio.

Come i miti greci classici, anche quelli familiari sono storie con un'evoluzione temporale interna, non coordinata a quella esterna e mettono spesso in risalto i temi generali della felicitą o dell'infelicitą.

Il mito familiare funziona come un termostato innescato dalla "temperatura" esistente all'interno della famiglia. Al pari di qualsiasi altro meccanismo omeostatico, il mito impedisce al sistema familiare di danneggiarsi; esso possiede un valore di sopravvivenza che nessun intervento terapeutico puņ permettersi di trascurare.

Nell'area del segreto spesso incontro pazienti che vivono angosce profonde relative a lutti non elaborati, sono pazienti che portano il lutto di persone vicine (la mamma, la nonna ecc) che lo hanno espulso da sč scaricandolo su altri membri della famiglia, di pazienti che trattengono il fantasma di un parente morto, di pazienti che scoprono, casualmente, nella loro famiglia morti di congiunti tenute nascoste. Racamier li chiama "lutti congelati" o "lutti espulsi".

Nel caso di morte prematura di un figlio quello che nasce dopo potrą avere la funzione di figlio paralutto e portare lo stesso nome del morto, talvolta senza esserne a conoscenza.

A proposito di segreto e lutto, ho incontrato Francesca e la sua famiglia, a seguito della telefonata della mamma di Francesca molto preoccupata per la figlia che soffre di anoressia nervosa.

           

Coppie e famiglie con problemi di relazione

Il pensiero narrativo

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